Questa è la prima sottocategoria dell’inverno. Considerarla la più <<portabile>> a mio avviso non è corretto, sarebbe come affermare che le altre categorie non lo siano. Semmai è la più <<gestibile>> in certi contesti lavorativi.
Corrisponde alla prima metà del mese di dicembre, quando l’autunno è appena finito e il paesaggio sembra avvolto come da una bruma da romanzo fantasy; non cade ancora molta neve, il paesaggio non è ancora ghiacciato, il cielo è plumbeo, carico dell’oscurità dell’inverno.
Secondo il mio modesto avviso è l’unica delle quattro stagioni che rappresenta l’uomo moderno con le sue frenesie, <<la vita si condensa in pochi attimi>> dove l’apparire è più importante dell’essere. Questo è l’inverno profondo soft in armocromia .
Se dovessi paragonare l’inverno profondo soft in armocromia a qualcosa non sceglierei uno scenario fantasy, anche se i colori si presterebbero, ma Wall Street e gli yuppie.

Sembra la stagione creata per questo film, dove ci sono giovani e rampanti yuppies laureati nelle business school più prestigiose del mondo che speculano in borsa con l’unico obiettivo di guadagnare molto e subito.
Questa è l’epoca in cui i giovani, con tutta la grinta e forza che hanno, devono <<sgomitare>> per crearsi uno spazio lavorativo degno di tutti i sacrifici che son stati fatti per mantenere o arrivare ad uno status sociale che tanto si agogna.
Cosa c’entra tale discorso, vi chiederete, con questa categoria <<cromatica>>? Beh c’entra!
Se si fanno certi tipi di lavoro c’è un dress code molto rigido, se si arriva in alto sapete bene cosa si intende per <<dress for success>>.


Raggiungere determinati obiettivi è un’attitudine, è carattere, è tenacia, è anche fortuna, è determinazione, è una serie di fattori ed è anche dress code.
Un dress code fatto di abiti, di tailleur sartoriali o comunque di marca, di camicie, di foulard, di tubini, di gonne due dita sopra il ginocchio (vi pregooo non è accetta la gonna stile smutandata).
La sobrietà vince sul vezzo.
L’abito deve essere consono ad un determinato ambiente e anche pratico, poiché dona un senso di completezza e di integrità visiva che aiuta a darci un’immagine formale e che, con un paio di scarpe giuste e una it-bag degna, aiuta a farci scalare qualsiasi vetta.
E i colori? Ecco vi volevo portare a riflettere proprio su questo punto, i colori…
I colori, se state facendo gavetta e vi state costruendo una carriera diciamo non artistica, non possono essere eccentrici…
Non ve lo consiglio, sarebbe un gravissimo errore.
Molti anni fa seguivo delle lezioni di procedura penale alla Sapienza tenute da un giurista molto famoso in questa materia. Ebbene lui indossava quattro o cinque colori insieme e sempre completamente opposti tra loro…
Però lui aveva una certa età e un nome altisonante che gli consentiva qualsiasi vezzo…
Detto in soldoni: <<se lo poteva permettere>>.
Se si fosse svegliato una mattina con la voglia di mettersi una coda di pavone in testa, diciamo che avrebbe potuto farlo… Se lo facciamo noi ci fanno un TSO di corsa senza pensarci nemmeno un istante.
Un giovane <<carrierista>> ancora non si può permettere certi colpi di estro, almeno non in certi contesti e non senza aver accumulato anni di esperienza…

Per farvi ben comprendere questo passaggio vi cito una frase del Film L’avvocato del diavolo:
“Milton: Un po’ meno spocchia figliolo, anche se sei bravo, non se ne devono accorgere che arrivi, sarebbe una gaffe amico mio. Devi mantenere un profilo basso, innocuo, sembrare insignificante, uno stronzetto, emarginato, costantemente nella merda… Guarda me: sottovalutato dal giorno della nascita. Tu non mi crederesti mai un padrone dell’universo, non è vero? Tu hai un’unica debolezza a quanto posso vedere.
Kevin: E cioè?
Milton: L’aspetto. La tua aria da stallone della Florida. “Pardon madame, ho dimenticato gli stivali sotto al suo letto”…
Kevin: Mai avuto una giuria senza donne…
Milton: Si, ma cosa ti manca? Ti manca quello che ho io. Per esempio c’è una bella ragazza e ci faccio l’amore, in tutti i modi immaginabili. Dopo di che, lei sta andando nel bagno, ha un’esitazione, si volta, guarda… e vede me. Non ha scopato con un plotone di Marines, solo con me ed ha l’aria di una che si chiede: come cavolo avrà fatto? Con me le donne sorridono come la Gioconda. Sono la sorpresa Kevin. La gente non mi vede arrivare. È questo che ti manca…”


Ecco, se il giovane carrierista fosse un inverno profondo soft in armocromia avrebbe la vita facile, molto facile…
Perchè avrebbe un dress code facilitato da colori eleganti, portabili, imponenti ma non eccessivi.
Passando al lato <<tecnico>> della stagione e partendo con ordine:
-il livello di contrasto è medio, la caratteristica principale è la profondità e la secondaria vede a pari merito softness e temperatura fredda.
E’ una delle stagioni di recente “scoperta”: in pratica è un po’ l’eccezione alla regola dell’Inverno perché, pur avendo la dominante profonda, quindi i colori migliori sono profondi, piuttosto carichi e intensi, tendenzialmente freddi, non sono molto accesi, infatti il croma di questa stagione è medio; allo stesso modo anche il contrasto nei colori da indossare è molto meno alto rispetto a quello dei tre Inverno classici, essendo pure questo medio.
Questa stagione è nata perché per alcune persone i colori dell’Inverno tradizionalmente consigliati erano troppo accesi; ma i colori tipici dell’Estate erano troppo spenti. Di qui l’esigenza di trovare un punto d’incontro, un Inverno profondo, quindi sempre saturo, ma dal croma abbassato, quindi soft.
Alcuni dei colori migliori sono il blu scuro, il grigio piombo, il mirtillo, il verde pino smorzato: i vostri colori devono essere intensi ma allo stesso tempo avere un che di smorzato.






I colori peggiori per questa stagione sono quelli che non rispettano le sue dominanti, quindi sono da evitare i colori chiari (per cui NO colori pastello), ma anche i colori troppo soft come il beige o il malva e in genere i colori troppo tendenti al caldo; un NO deciso anche per quanto riguarda i colori tanto accesi.
Tenete ben presente però che si tratta di una stagione con colori forti, saturi; anche se questa è una categoria soft ha comunque colori sostanziosi tipici dell’inverno, perché è Inverno.
Di fatto sono i colori dell’Inverno Profondo smorzati appena da un leggero velo grigio piombo, niente di trascendentale.
Ecco perché mi ricorda gli yuppie, perché la grinta che serve per <<scalare>> la City è il lato rock grintoso tipico dell’Inverno, stagione ambigua sotto alcuni punti di vista, dove la privazione di un clima austero padroneggia e dona quel lato tormentato tanto affascinante e a tratti fragile…
Ma l’inverno (tutto) è rock, è l’estate che è pop e glamour non scordatevelo…

Vip di riferimento:
Olivia de Havilland, James Franco, Max Gazzè, Thomas Gibson (Criminal Minds), Kit Harington, PJ Harvey, Joan Jett, Juliette Lewis, Sophie Marceau, Alessandra Mastronardi, Paul McCartney, Rachel Miner, Robert Mitchum, Bridget Moyanhan (Sex & The City), Jeremy Northam, Navi Rawat, Ashley Rickards, Gwen Stefani, Jim Sturgess, Filippo Timi.


L’inverno profondo soft in armocromia, come differenza dal fratello Inverno profondo, ha il croma medio e il contrasto più moderato .
Essi sono pieni di profondità, l’aspetto è mediamente contrastante, profondo e la temperatura è fredda/neutra.
La caratteristica dominante è l’essere Profondo, il che implica che è assolutamente essenziale che i colori (vestiti, accessori, occhiali, capelli e trucco) siano prima di tutto profondi e non devono essere sparati.
Come ho già detto, i colori sono quelli dell’Inverno Profondo con l’aggiunta di un soffio di grigio piombo, i colori rimangono autoritari, importanti, teatrali data la loro natura invernale a cui è stato tolto un pizzico di intensità e di croma.
Sono colori molto saturi, ricchi, profondi, mai troppo smorti o <<pastellosi>> perché si tratta di un Inverno, e dunque non diverso dagli altri inverni.
NO al look monocromatico tutto grigio come si può pensare.
Sono perfetti i bordeaux, i rosa medio scuri, i blu teal, i viola profondi portati con un contrasto medio.
Contrasto medio significa che non è contemplato il bianco e nero, ma un grigio chiaro e un bordeaux sì ad esempio…
Il trucco sta nel tenere un buon contrasto senza eccedere e senza look troppo monocromatici.
Trucco:
Da giorno
Per un make up da giorno sono indicati, come ombretti, i toni del grigio antracite e prugna, nero non effetto vinile ma più morbido, il porpora, il melanzana freddo, taupe medio scuro; sotto l’arcata sopraccigliare meglio simil champagne ma freddo. Per i rossetti sono il top dei rossi e rosati dal finish cremoso, non troppo mat ma nemmeno troppo lucido. Meglio usare una via di mezzo.
Sera:
I trucchi suggeriti per l’Inverno Profondo vanno tamponati e resi più fumosi, STOP (questo a mio modesto avviso). Lo smokey tutto nero ovviamente no, per capirci.
(Ma questo, tranne rare eccezioni, non sta bene a nessuna. Lo smokey nero, perdonatemi, sta bene a pochissime persone, e bisogna valutare anche la forma dell’occhio).
Questo non significa che dovete truccarvi con colori smorti, da signora arzilla! NO.
Vi sono un sacco di rossi, di borgogna, di grigi, di taupe, di viola. Basta trovare il giusto equilibrio con il dosaggio, non è difficile trovare il giusto equilibrio…
Se di sera volete usare il famoso Russian Red di Mac, nessuno starà lì con la lente d’ingrandimento a farvi notare che è troppo acceso…






Look: Vi posto dei collage che feci tempo fa per ogni stagione .
Da prediligere outfit d’effetto ma minimal, dai tessuti come la lana, raso, velluto liscio, cotone. Sotto il viso, mantenere sempre un colore scuro se possibile, lasciando i colori chiari per gonne o pantaloni, o per gli accessori.




Quando si parla di look molte volte ci scordiamo gli occhiali che di fatto sono importantissimi perchè sono diretti sul viso, quindi un colore sbagliato può danneggiarci peggio di un trucco errato.
Le montature ideali per gli occhiali saranno ottimali nei colori neutri come il taupe, i grigi, i blu. Dovranno essere montature piene per dare contrasto al viso, in modo da far risaltare i propri colori naturali.
Gioielli:
I gioielli più indicati saranno in oro giallo spazzolato non troppo caldo, argento, acciaio. Meglio metalli spazzolati e pietre scure. Le perle nere sarebbero interessanti da provare secondo me.


Ecco dei begli esempi di Inverno Profondo Soft in armocromia, grazie alle ragazze per avermi permesso di usare le immagini:








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